RE UMBERTO 2007
(Comunicato stampa ufficiale)
Nel novembre 1915 il Ministro della Guerra Zuppelli, aspramente osteggiato dal Capo di Stato Maggiore Cadorna, dispose l’invio del “Corpo speciale italiano” in Albania con il compito di rinforzare la piazzaforte di Valona, già controllata da forze italiane. Il primo scaglione partì il 2 dicembre 1915, il secondo, composto dai piroscafi trasporto truppe Re Umberto e Valparaiso e scortato da 4 cacciatorpediniere, salpò da Taranto nel pomeriggio del 3 dicembre 1915. Alle 9,45 le navi avevano già passato Punta Linguetta e mentre navigavano dentro il canale di sicurezza che conduceva alla baia di Valona, fu udita una forte esplosione ed una colonna di acqua e fumo si sollevò dalla fiancata sinistra della Re Umberto che quindici minuti dopo si spezzava in due ed affondava.
Poche ore dopo veniva colpito da una mina anche il cacciatorpediniere di scorta Intrepido che, gravemente danneggiato, si incagliava presso Punta Linguetta per affondare pochi giorni dopo. I due affondamenti furono causati dalle mine del sommergibile tedesco UC14 comandato dall’ Oberleutnant zur See Caesar Bauer, lo stesso che un anno dopo affonderà la corazzata “Regina Margherita”.
Alle ore 9,30 del 15 agosto u.s.l’Instructor Trainer Cesare Balzi, già da più di un anno sulle tracce della Re Umberto, ritrovava il relitto di un piroscafo spezzato in due nei pressi del luogo in cui veniva presupposta la scomparsa della nave. I propositi di ricerca erano iniziati nel gennaio 2006 ed avevano avuto una concreta possibilità di sviluppo, grazie al ritrovamento di una fotografia di repertorio che illustrava l’Intrepido incagliato a Punta Linguetta. Infatti poco dopo i resti del cacciatorpediniere venivano localizzati ed identificati come comunicato dalla nostra Agenzia il 9 giugno 2007.
In seguito le ricerche proseguivano intense fino al successo del 15 agosto, da allora è iniziato il lavoro di organizzazione della spedizione, attivamente sviluppato in loco da Cesare Balzi. Tale intensa attività ha portato alla stipula di un accordo triennale di collaborazione tra la IANTD S.r.l. e l’Istituto di Archeologia di Tirana, condirettori del progetto sono stati nominati l’IT Cesare Balzi per la IANTD e il Dott. Adrian Anastasi per l’Istituto di Archeologia di Tirana. Primo atto di tale accordo è stata una spedizione subacquea ufficiale IANTD, condotta dal 26 settembre al 3 ottobre u.s. con l’obbiettivo di verificare che il relitto ritrovato corrispondesse a quello della Re Umberto ed eseguirne una adeguata documentazione videofotografica.
Obbiettivo secondario della spedizione era quello di effettuare una copertura videofotografica anche del relitto dell’Intrepido, come si è già detto, precedentemente localizzato ed identificato grazie al supporto di collaboratori locali della IANTD e alla collaborazione della Delegazione Italiana di Esperti in Albania, del 28° Gruppo Navale della Marina Militare Italiana e dell’Associazione Amici del Museo e della Storia di La Spezia. Hanno partecipato alla spedizione sette istruttori e subacquei IANTD esperti nell’utilizzo di miscele trimix e nitrox e con competenze utili allo svolgimento dei compiti della spedizione; essi sono: Fabio Ruberti - capo spedizione, Cesare Balzi - vice-capo spedizione e organizzatore, Carla Binelli - responsabile segreteria organizzativa, Massimiliano Canossa - video operatore, Nicola Boninsegna - fotografo, Massimiliano Rancan – fotografo, Livio Loniti – video operatore. Hanno assistito alle operazioni il Prof. Afrim Hoti ed il Dott. Adrian Anastasi.
L’iniziativa è stata supportata dai Training Facility IANTD: Acquamarina di Marina di Pisa, Nautica MareDive di Verona, che ha composto la squadra di videoperatori e fotografi, e dalle ditte di equipaggiamento per la subacquea tecnica Acquamarina®, Dive Rite® e DeltaP®, la ditta Nardi ha fornito un compressore portatile risultato utilissimo alle necessità logistiche. Il supporto nautico è stato fornito dai collaboratori locali della IANTD: Pajtim Shpata e Genci Kapllani. La spedizione ha trovato il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Albania e della Delegazione Italiana Esperti. La spedizione ha avuto un esito di pieno successo con l’identificazione del relitto come quello del piroscafo trasporto truppe Re Umberto e nella adeguata produzione di materiale video fotografico sia del relitto della Re Umberto che di quello dell’Intrepido, nonostante le condizioni di forte corrente e scarsa visibilità presenti soprattutto sul primo. Lo svolgimento di una spedizione con immersioni tecniche finalizzata a documentare due eccezionali ritrovamenti ed a chiarire un importante avvenimento storico, è un evento di grande rilievo, non solo per l’intensa attività sviluppata nelle ricerche, nella spedizione e nello svolgimento di immersioni alla profondità massima di 70 metri, in scarsa visibilità e forti correnti, ma anche per la necessità di trasportare sul luogo tutti gli equipaggiamenti ed i necessari supporti tecnici a causa della totale mancanza di infrastrutture. Questo ha richiesto un grande impegno che tutti i componenti hanno affrontato, come sempre, con passione e competenza. A poco più di due anni dal ritrovamento e dalla spedizione sulla Regina Margherita le IANTD Expeditions, grazie a Cesare Balzi ed a tutti i componenti della spedizione, realizzano un altro grande successo.




Fabio Ruberti

Capo Spedizione
Presidente IANTD Expedition

Marina di Pisa, 4 ottobre 2007

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